Link building e attività seo cosa sono i backlink e a cosa servono
Link Building: come ottenere più backlink (di qualità)

La Link Building è un’attività di SEO utile a migliorare le prestazioni del vostro sito e il posizionamento dei vostri contenuti.
Le strategie di Link Building che analizzeremo oggi riguardano i backlink, ovvero i link di una pagina inseriti in un’altra pagina web differente. Ad esempio un sito/blog pubblica il link al vostro sito in una sua pagina/articolo. In questo caso avete ricevuto un backlink.
Da non confondere quindi con il Link Building interno, ovvero inserire link del vostro sito in una pagina o articolo sempre del vostro sito.
Di seguito perché i backlink sono così importanti e come ottenere più backlink (di qualità).

Link Building: i backlink

Innanzitutto ci teniamo a precisare che l’attività di link building va eseguita in maniera costante nel tempo. E’ così importante perché i backlink sono fattore di ranking, quindi averli significa migliorare le possibilità di posizionarsi nelle prime pagine di Google.
Inoltre acquisirete più autorevolezza, a patto però che i backlink arrivano da siti web già “forti”. In questo caso la vostra autorevolezza aumenterà notevolmente, se ad esempio gestite un sito che si occupa di Finanza ricevere un backlink da una testata giornalistica come “Il Sole 24 ore” o “MilanoFinanza” è un qualcosa di eccezionale.
Aumenterete gli accessi, i lettori avranno maggiore fiducia nei vostri contenuti, acquisirete autorevolezza e sarete ben visti dagli occhi di Google.
Infine, vi segnaliamo che i link dovranno essere tutti di tipo “follow”, dato Google non trasferisce attraverso i link “no-follow” il page rank del sito e il testo di ancoraggio.

Come ottenere più backlink

Per ottenere più backlink la cosa più importante da fare è scrivere contenuti di altissima qualità, e soprattutto che interessano al lettore o meglio a chi dovrà inserire il link al tuo articolo (quindi un altro sito web probabilmente in target).
Passaparola e social-media potrebbero essere le giuste alternative, puoi proporre il tuo sito web o postare nuovi contenuti e darli “in pasto” al pubblico.
Puoi anche contattare dei siti di tuo interesse e avviare una collaborazione per scambio backlink. Ovviamente la scelta del sito ricadrà sempre su uno con maggiore autorevolezza rispetto al vostro.
In alternativa, è possibile anche creare un backlink e inserirlo manualmente nel sito di vostro interesse. Come fare? Beh, è molto semplice vi basterà lasciare commenti o rispondere a discussioni sui forum. Occhio però, perché in questo caso la linea che divide il backlink dallo spam, è sottilissima.
Infine, vi indichiamo l’ultima opzione ovvero costruire i backlink. In questo caso potrete ad esempio scrivere un articolo (in cui inserirete il backlink) e chiederne la pubblicazione al sito di vostro interesse. Funziona anche in caso di guide o approfondimenti, potrete chiedere infatti di inserire il backlink e far approfondire l’argomento agli utenti del sito che avete contattato.
Segnaliamo anche la strategia della “menzione” ovvero cercate tutti i siti che menzionano voi o il vostro sito web e chiedete di poter cambiare la parola/menzione con un link al vostro sito.
Un’ultima tecnica riguarda i link rotti. Se state visitando un sito in target e notate diversi link rotti, segnalatelo al proprietario e proponetegli il cambio del link rotto con un link che rimandi al vostro sito web.

Seo on page
SEO on page: cos’è e come si fa

La Search Engine Optimization (SEO) comprende una serie di attività utili e migliorare le prestazioni del sito e soprattutto scalare posizioni nei motori di ricerca.

Se eseguite in maniera ottimale tutte le operazioni necessarie, vi ritroverete sicuramente in prima pagina Google. Ma attenzione però, perché la SEO non significa scrivere in un determinato modo, ponendo attenzione solamente al contenuto, ai titoli, alla metadescription, URL, leggibilità, keyword e così via.

Bensì dovrete anche intervenire su pagine ed elementi interni del sito, è importante infatti lavorare bene prima internamente per poi concentrarsi sulle attività esterne.

Di seguito vi indichiamo come far diventare performante una pagina web grazie ad alcune tecniche di SEO on page, che vi permetteranno di lavorare direttamente sulla struttura del sito e non solo sui contenuti.

SEO on page: elementi fondamentali e struttura tecnica

Se avete deciso quindi di effettuare lavori di SEO on page per migliorare il posizionamento del vostro sito web, potete iniziare da 2 elementi-base su cui operare. Ovvero:

  • Struttura tecnica;
  • User Engagement;

Per la struttura tecnica, la prima cosa da fare è controllare che il sito web sia scansionabile e il crawl budget ottimizzato e ben distribuito. Individuate e selezionate le pagine del sito a cui volete assegnare priorità di indicizzazione.

Controllate poi se ci sono eventuali errori di migrazione, se si correggeteli inserendo la sitemap nel file “robots.txt”, riscrivete il file “.htaccess” e reindirizzate tutto al vostro sito web inserendo l’URL corretto.

Insomma dovrete facilitare la scansione delle pagine del vostro sito web dai bot di Google.

Poi, una controllatina ai link rotti (o non funzionanti) non fa mai male. Anzi, se non li correggete possono influire anche in modo pesante sulla velocità del sito e sul posizionamento di un articolo.

User Engagement

Un’altra pratica che rientra nelle attività di SEO on page è l’ottimizzazione dell’User Engagement. Da Analytics potrete monitorare dati, numeri e statistiche del vostro sito, in questo caso dovrete focalizzarvi sui seguenti parametri:

  • pagine per sessione;
  • frequenza di rimbalzo;
  • CTR.

Il parametro pagine per sessione indica il numero di pagine visitate dall’utente prima di abbandonare il sito. Vi aiuterà a capire quanto siano coinvolgenti le vostre pagine e se generano il giusto interesse tra il pubblico.

La frequenza di rimbalzo indica invece la percentuale di visitatori che si limitano a visualizzare una sola pagina web. Ovvero quelli che entrano su una pagina/articolo del vostro sito web, dopodiché scappano.

Ecco, voi dovrete lavorare sulle pagine/articoli con più elevata frequenza di rimbalzo e cercare di aumentare la durata media della sessione, coinvolgere di più i lettori, inserire call to action e così via.

Infine c’è il CTR (click through rate) ovvero il parametro che indica la primissima interazione che l’utente ha con le vostre pagine/articoli. Più e basso e più dovrete lavorarci, in pratica significa che i contenuti che fornite all’utente non sono rilevanti e non attirano attenzione.

Il CTR dipende dalla qualità del contenuto, ma soprattutto sul lavoro fatto sui titoli (h1, h2, h3), meta description, URL. Quindi inserite le keyword in tutti e tre gli elementi citati, e noterete subito miglioramenti. Ovviamente tenete conto anche della lunghezza dei titoli e della meta description, non dovrete mai sforare la lunghezza consentita.

Altrimenti rischiate che il vostro contenuto venga “penalizzato” nelle ricerche Google.

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